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scambio Culturale 2017/18

 

 

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Scambio  Culturale  fra  I.T.A.E.R. Arturo Ferrarin e Belgrade Aviation Academy


Anche nell’anno scolastico 2017-18 è stato realizzato lo scambio interculturale fra l’Itaer Arturo Ferrarin e l’Aviation Academy di Belgrado,un importante istituto aeronautico serbo che ha un settore sia militare che civile. Visto l’esito pienamente soddisfacente ottenuto da entrambi gli Istituti nel precedente a.s.2016-17, lo scambio interculturale anche quest’anno ha confermato gli stessi obiettivi :quello, principale, di confrontare e condividere esperienze didattiche nel comune campo degli studi aeronautici,ma anche quelli di portare avanti obiettivi educativi quali l’ incontro e l’integrazione fra culture diverse, l’educare alla reciproca conoscenza e quindi comprensione di differenti civiltà e promuovere conseguentemente la tolleranza.Altro obiettivo importante è stato quello di promuovere l’abilità degli studenti a comunicare in inglese che è stata la lingua veicolare dello scambio culturale.

Questa esperienza ha arricchito molto gli studenti partecipanti;uno di loro,Giuseppe Anastasio, ha così commentato:

“Grazie a questo progetto ho avuto la possibilità di fare una bella esperienza che ha avuto un impatto molto positivo sulla mia crescita personale. L'essere catapultato in una cultura a noi lontana è un'esperienza dalla quale sono riuscito a trarre molto.

Per quanto mi riguarda non era la prima volta che viaggiavo senza la mia famiglia, ma per molti ragazzi è stata la prima volta e tutti abbiamo imparato ad autogestirci in un ambiente a noi sconosciuto.Se potessi lo rifarei.”

La collaborazione fra il Ferrarin e l’Aviation Academy ha portato anche ad avviare durante gli anni scolastici 2017-18,2018-19 un progetto di Job Shadowing fra i docenti di Inglese e di Materie Aeronautiche di entrambi gli Istituti,progetto che si inserisce nel progetto Erasmus Bridging Distances.

La cooperazione fra i due Istituti si sta man mano consolidando e si sta già lavorando alla programmazione di nuovi progetti che includeranno anche la presenza di un Istituto di nazionalità francese.

Lo scambio realizzato nell’a.s.2017-18 è avvenuto in due fasi:

periodo di ospitalità dal 18/03/2018 al 25/03/2018

periodo di invio         dal 15/04/2018 al 22/04/2018        

Gli alunni italiani partecipanti sono stati 15, frequentanti classi terze e quarte dell’Istituto; altrettanti sono stati gli alunni serbi. Gli alunni sono stati ospitati dalle famiglie dei rispettivi partners.

I docenti partecipanti sono stati due per entrambe le parti.

Si riporta in basso l’elenco degli studenti e dei docenti Italiani e Serbi partecipanti.

                                                                                             La referente degli Scambi culturali

                                                                                                    Prof.ssa Caterina Cunsolo

             Serbian and Italian Students

  1. Ristic Masa           –       Noemi       Viola
  2. Dukic Marija         –       Milena     Vassallo
  3. Trifkovic Ana         –     Lorena       Guarnaccia
  4. Kovacevic Andjela –         Salvatore   Di Mauro
  5. Boskovic Anja       –     Dario       Guglielmino
  6. Lazarevic Kristina   –     Enrico       Scuderi
  7. Stevanovic Katarina   –   Giuseppe   Anastasio
  8. Poznic Mateja         –       Gabriele     Giuffrida
  9. Micovic Luka         –     Michele       Pappalardo
  10. Smiljanic Mihajlo   –           Alfredo Maria     Gamuzza
  11. Jovanovic Uros       –     Simone Pio     Chisari
  12. Pravilovic Jovan       –     Federico Antonino   Mazza
  13. Lukic Ognjen                 –     Antonino         Calabrò
  14. Barbul Marko           –   Mattia Samuele     Moschetto
  15. Vujicic Lazar                 –       Antonino         Cannizzo

     Serbian and Italian Teachers

 Teacher BOŽIĆ    SONJA

 Teacher JOSIPOVIĆ   MARIJA

    Prof.ssa   Ragusa Vincenza

  Prof.re    Battiato  Giovanni

scambio Culturale 2018/19

 

 

 

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Scambio interculturale A.Ferrarin – Lycée des Métiers “Alexandre Denis”-Cerny-91

In questi ultimi anni  il nostro Istituto Itaer A.Ferrarin ha sempre più consolidato le attività nell’ambito degli Scambi Interculturali.Nell’a.s.2018-19,  il  Ferrarin  ha realizzato  uno scambio interculturale con  il  Lycée des Métiers “Alexandre Denis” di Cerny,Francia, nel distretto di Parigi, a una cinquantina di Km. dalla capitale francese e, per il 3° anno consecutivo, lo scambio con l’Istituto Aviation Academy di Belgrado. I tre Istituti sono stati coinvolti nell’a.s. 2018-19 in scambi interculturali reciproci fra di essi e hanno realizzato insieme un Progetto Etwinning che sono serviti come fase di preparazione e consolidamento per la realizzazione del Progetto Erasmus “Multilingual Aeronautics World” che li coinvolgerà insieme nei prossimi 3 anni scolastici .

 Il Lycée des Métiers “Alexandre Denis”-  ha diversi indirizzi  professionali: aeronautica, logistica, manutenzione auto,carrozzeria;gli studenti francesi che hanno partecipato allo scambio con il nostro Istituto frequentavano l’indirizzo “Maintenance Aéronautique”.

Lo scambio ha coinvolto 13 studenti del nostro Istituto e 10 dell’A. Denis di Cerny.

Anche per questo scambio interculturale gli obiettivi di entrambi gli Istituti partners sono stati quelli di scambiarsi informazioni, confrontare e condividere le proprie esperienze didattiche e metodologiche nelle varie discipline,soprattutto  Aeronautical English e in quelle di indirizzo tecnico-aeronautico, sia a livello teorico che pratico;un altro obiettivo importante è stato anche quello di promuovere la reciproca conoscenza e rispetto della propria cultura e di sviluppare la comunicazione in lingua inglese, lingua veicolare dello scambio.

Il periodo di accoglienza a Catania degli studenti di Cerny è stato dal 10 al 15 Febbraio 2019 ;il periodo di   invio a Cerny è stato dal 17 al 22 Marzo 2019.

Le attività didattiche in cui gli studenti italiani e francesi sono stai coinvolti al Ferrarin sono state  lezioni di Aeronautical English,Meccanica,Navigazione Aerea,CTA,Educazione Fisica,lezioni al Simulatore di volo e all’Aeroclub. Riguardo alle attività culturali,sono state organizzate visite didattiche  a Catania , Taormina ed una escursione sull’Etna.

scambio Culturale 2018/19 (2)

 

 

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Scambio  Culturale  fra  I.T.A.E.R. Arturo Ferrarin e Belgrade Aviation Academy


In questi ultimi anni il nostro Istituto Itaer A.Ferrarin ha sempre più consolidato le attività nell’ambito degli Scambi Interculturali poiché sono una esperienza formativa molto importante. Nell’a.s.2018-19, il Ferrarin ha realizzato ,per il 3° anno consecutivo, lo scambio con l’Istituto Aviation Academy di Belgrado e uno scambio interculturale con il Lycée des Métiers “Alexandre Denis” di Cerny,Francia .I tre Istituti sono stati coinvolti nell’a.s. 2018-19 in scambi interculturali reciproci fra di essi e hanno realizzato insieme un Progetto Etwinning che sono serviti come fase di preparazione e consolidamento per la realizzazione del Progetto Erasmus “Multilingual Aeronautics World”;questo progetto Erasmus, di cui è capofila la scuola francese, coinvolgerà insieme i tre Istituti per 3 anni scolastici a partire da quello corrente.

Scopo degli scambi culturali realizzati, sia con la scuola serba che con quella francese, è stato anche quest’anno sia quello didattico di confrontare e condividere esperienze nel comune campo degli studi aeronautici,ma anche quello educativo di favorire l’ integrazione fra culture diverse, abbattere barriere e stereotipi educando alla reciproca conoscenza e comprensione di differenti storie e stili di vita e promuovere la tolleranza.Altro scopo fondamentale è stato quello di potenziare le abilità comunicative in lingua inglese degli studenti,essendo l’Inglese la lingua veicolare degli Scambi Interculturali.

Gli scambi anche quest’anno hanno avuto un esito molto positivo.

Lo Scambio Interculturale con l’Aviation Academy, con cui si è sempre più consolidata una bella cooperazione ed amicizia, è avvenuta nei seguenti periodi:

periodo di ospitalità dal 17/03/2019 al 24/03/2019

periodo di invio         dal 07/04/2019 al 14/04/2019

Di seguito sono riportate le impressioni di due studentesse che hanno partecipato allo

“Our experience in Belgrade was amazing ! We stayed in the same house because we shared our host. We established a nice friendship with the Serbian guys and also with the Italian guys that we didn’t know before the cultural exchange. Besides the organized activities at school in the morning, we used to go out in the evening with our new friends and we met new people. We had also the opportunity to know a different culture and taste some typical food that was really great. We also went to “Kafana” which is a Serbian dance-room where you can listen and dance their typical music. A cultural exchange is a beautiful experience because you can meet a lot of people and know different cultures. So we think that everyone should try this experience once!”

         Alessia e Daria

Si riporta in basso l’elenco degli studenti e dei docenti Italiani e Serbi partecipanti.                                                                                          

Aviation Academy Arturo Ferrarin
  1. Kristina Lazarevic
Daria D’Emanuele & Alessia Urzi’
  1. Jovan Gogic
Cosetino Sherine & Alessia Rita Tenerelli
  1. Jovan Pravilovic
Leonardo Giuseppe Calabrese
  1. Luka Micovic
Nicolo Di Fazio
  1. Mihajlo Smiljanic
Giovanni Angelo Ferraro
  1. Luka Pribakovic
Carmelo Samperi
  1. Aleksa Raskovic
Matia Scire’Cirneco
  1. Paunic Nikola
Joshua Anthony Storniolo

I docenti partecipanti sono stati due per entrambe le parti.

Teacher Vladimir Josipovic, Zorica Starcevic

Prof.ssa Angela Russo,Prof.re Giuseppe Gurgone

                                                                                                      

                                                                                                  La referente degli Scambi culturali

                                                                                                      Prof.ssa Caterina Cunsolo

Dublin technology

Using Technology in the Class Room ( Dublin 31/07/2017 12/08/2017)

Elenco Classi Quinte 2017/18

5A

5B

5C

5D

5E

5F

Elenco classi quarte

4A

4B

4C

4D

4E

 

Elenco Classi Seconde

2A

2B

2C

2D

2E

2F

2G

Elenco classi terze

3A

3B

3C

3D

3E

 

elenco classi Prime

Elenco classi Prime Anno Scolastico 2017/18

I A

I B

I C

I D

I E

Chi era Arturo Ferrarin...

 ferrarin mini

CHI ERA ARTURO FERRARIN...

Arturo Ferrarin nasce a Thiene, in provincia di Vicenza, il 13 febbraio 1895 da Antonio e Maria Ciscato, famiglia di industriali tessili. Sesto di sette fratelli, è stato un aviatore italiano.

Completati gli studi tecnici presso l'istituto "Fusinieri" di Vicenza, nel 1915, allo scoppio della 1a Guerra Mondiale Ferrarin viene chiamato alle armi ed assegnato al Battaglione Aviatori quale mitragliere di bordo, ma il desiderio di pilotare in prima persona un aereo è talmente forte che chiede ed ottiene il permesso di trasferirsi presso la scuola di pilotaggio di Cameri, vicino Novara, dove nel 1916 consegue il brevetto di volo e la promozione a sottotenente di complemento. Inviato al fronte, nell'82ª squadriglia di stanza a San Pietro in Gu, si distinse nei combattimenti e riportò una medaglia d'argento al valor militare e due croci di guerra.

 ferrarin camposcuola cascina

Nel 1917, ottenuta la qualifica di pilota istruttore, svolge in un solo anno ben 11.700 voli presso i campi scuola di Cascina Costa e Cascina Mal Pensa (Milano) e presso la scuola di volo acrobatico di Furbara (Roma).

Al termine dei conflitto, prese parte a numerose gare ed esibizioni aviatorie: nel maggio del 1919 a Parigi si cimentò con i famosi piloti francesi A. Fronval e C. Robin; in agosto si trasferì ad Amsterdam dove rimase diversi mesi per partecipare a gare acrobatiche.

Nel 1919, mentre si trovava a Parigi fu raggiunto dalla notizia che il vate Gabriele D'annunzio, insieme al poeta giapponese Shimoi, aveva intenzione di effet-

tuare un volo a tappe da compiersi con più velivoli da Roma a Tokio, il cosiddetto "Raid Roma-Tokio". D'Annunzio sarebbe stato a capo di una formazione di cinque cacciabombardieri ricognitori SVA-9 e da quattro bombardieri Caproni pilotati da valorosi aviatori della Grande Guerra tra cui i tenenti Ancillotto e Locatelli. Inizialmente escluso dall'impresa, Ferrarin chiese e ottenne dalla Direzione Aeronautica di parteciparvi insieme al suo inseparabile amico, il tenente Guido Masiero, ed ai motoristi Cappannini e Maretto.

L’itinerario di tale raid è suddiviso in 25 tappe ed a questa grande trasvolata partecipano diversi piloti.

 Ferrarin Tokio

Partecipò con due velivoli con funzioni di staffette, in modo da precedere la formazione per dare informazioni sul percorso, controllare le località di atterraggio, predisporre i rifornimenti e mantenere i contatti con le autorità locali in caso di necessità. I due aviatori decollarono il 14 febbraio 1920 dall'aeroporto di Roma Centocelle alla volta del Giappone con diversi problemi tecnici e organizzativi. Intanto, durante i primi giorni del raid, tutti i nove velivoli partecipanti furono costretti al ritiro, alcuni a causa di incidenti, altri per problemi meccanici. Così, ironia della sorte, gli unici a proseguire il volo, a bordo di velivoli in legno e tela privi di cabina chiusa, furono Ferrarin e Masiero i quali riuscirono incredibilmente a compiere l'impresa raggiungendo Tokio il 31 maggio

1920, dopo aver percorso oltre 18.000 km, in 109 ore di volo, 'toccando' territori selvaggi e inospitali, che per la prima volta videro il passaggio di un aeroplano. Durante la spedizione, Ferrarin fa tappa in Cina dall'India. Facendo scalo a Canton (21 aprile) con la città allagata per la pioggia, a Fuzhou (28 aprile) dove fu ospite della famiglia Theodoli, il 2 maggio arriva a Shanghai, atterrando all'ippodromo. Restò nella città per una settimana densa di festeggiamenti e ripartì quindi per Pechino dove ricevette l'onorificenza dell'ordine della Tigre.

I giapponesi rimangono letteralmente stupiti da tale impresa e, benché sia una giornata piovosa, accorrono in circa 200.000 al campo di atterraggio. Il Governo decreta una serie di festeggiamenti ed ottiene l’aereo di Ferrarin per esporlo in permanenza al museo imperiale delle arti di Tokio.

Il pilota e il suo motorista  vengono ricevuti dall’Imperatrice in persona. Il Ministro della guerra consegna ai due trasvolatori  una grande spada da samurai. Al Ferrarin vengono consegnati dei disegni realizzati da alcuni bambini  giapponesi perché siano donati alla Regina Elena di Savoia.

La suggestione di tale impresa colpisce anche i cinesi, che decidono di collocare l’immagine di Ferrarin all’interno di un tempio di Canton, vicino al busto di Marco Polo. Terminata l’impresa Ferrarin trova un’occupazione civile presso l’Ansaldo.

Il raid Roma-Tokio, che Ferrarin descrisse in Il mio volo Roma-Tokio (Torino 1921), non mancò di suscitare molte polemiche in Italia: non era in discussione il valore della prestazione ma dopo che una commissione d'inchiesta rilevò tutta una serie di negligenze nell'organizzazione sembrarono venir meno le condizioni per il ripetersi di imprese del genere. Ferrarin dovette pertanto limitare la propria attività alla partecipazione a gare aviatorie: nel 1922 prese parte alla gran coppa d'Italia, portando a termine la gara, che gli altri concorrenti avevano interrotto a causa del maltempo.

ferrarin militare

Come carriera militare, Ferrarin rimane nei ruoli di complemento fino al 1924, anno in cui viene iscritto in quelli del servizio permanente essendo promosso capitano per 'meriti straordinari'. L'anno successivo torna a essere iscritto, a domanda, nei ruoli di complemento, fino al raggiungimento, a fine carriera, del grado di tenente colonnello.

Nel 1926 viene richiamato in servizio temporaneo al fine di partecipare a Norfolk (Virginia, Stati Uniti) alla coppa Schneider, riservata agli idro-volanti. Il vincitore della gara risulta Mario De Bernardi, al contrario, Ferrarin è costretto al ritiro, causa guasto meccanico, quando occupa la seconda posizione. Ancora più sfortunata fu la sua partecipazione alla successiva edizione della coppa Schneider, che si svolse il 26 settembre 1927 al Lido di Venezia: Ferrarin, che pilotava un nuovo "Macchi" M 52, dovette abbandonare fin dal primo giro.

 

Fra il 1927 e il 1928 nasce la volontà di compiere una trasvolata atlantica in direzione Brasile. Le sue aspirazioni trovavano ora piena rispondenza nel regime fascista e nello stesso Mussolini, interessati all'uso propagandistico di questo genere di imprese. Si dà incarico all’Ingegner Marchetti, della SIAI di Sesto Calende, il quale, dato che nel 1927 c'era stato il leggendario volo di C. A. Lindbergh, propone al Ferrarin la costruzione di un aereo che avesse le stesse doti di autonomia dello "Spirit of St. Louis", ottenendone la forte approvazione ma con alcune modifiche al motore.
 ferrarin brasile

Il 3 luglio 1928, anno trionfale per il giovane pilota, Ferrarin ed il maggiore Carlo Del Prete sempre su S.64 decollano da Guidonia Montecelio (Roma) con destinazione Bahia in Brasile, distante 8.200 km. Il 5 luglio il velivolo, giunto al termine dell'autonomia, compie un atterraggio di fortuna sulla spiaggia di Touros vicino Porto Natal, conquistando così il record del mondo di volo in linea retta con il riconoscimento del compimento di 7.188 km (circa 8.000 effettivi) in 49h 19m ed il primato di distanza senza scalo da Montecelio (Roma) a Touros (Brasile) di 7.666 km in 58 h 37 min ad una velocità media di circa 168 Km/h.

In Brasile l’accoglienza è calorosa con numerosi festeggiamenti, che vengono ripetuti al paese natale di Thiene e in tutta Italia. Per questa impresa fu decorato di medaglia d'oro al valore aeronautico e ricevette numerose onorificenze straniere. A coronamento della loro impresa Ferrarin e Del Prete avevano programmato un giro delle principali città brasiliane, ma al terzo giorno la crociera fu tragicamente interrotta da un incidente nell'isola di Governador. Qui, l'8 luglio, mentre provavano un idrovolante, precipitarono in acqua; mentre Ferrarin se la cavò con la rottura di due costole e la lussazione di una spalla, Del Prete riportò gravi ferite che, malgrado operazioni chirurgiche e l'amputazione di una gamba, ne causarono la morte, il 16 agosto successivo.

Al ritorno in patria Ferrarin venne insignito della medaglia d'oro al valore aeronautico e raccolse le sue esperienze nel libro Voli per il mondo (Milano 1929), dedicato alla memoria di Del Prete. Il libro, al di là dello stile retorico, peraltro non ascrivibile allo stile di Ferrarin, fornisce interessanti notizie sul mondo dell'aviazione dell'epoca. Lo stesso anno, il celebre scultore Adolfo Wildt scolpì un busto del pilota che lo ritrae nelle vesti di aviatore.

 ferrarin dedica mussolini Il volo per il Brasile rappresentò l'ultima grande impresa aviatoria individuale. Il potente sottosegretario all'Aeronautica, Italo Balbo, volle da allora dare impulso ai voli di gruppo che avrebbero dato, secondo lui, lustro all'arma aerea e al regime e non al singolo. Non era probabilmente estranea a tale decisione la malcelata rivalità di Balbo nei confronti di quanti potessero offuscarne il ruolo preminente in campo aviatorio.

Confortato dalla fiducia e dalla benevolenza di Mussolini, Ferrarin si adeguò alle nuove direttive, ma questo non evitò nel 1930 l'insorgere di un forte contrasto tra lui e Balbo. Questi chiese e ottenne che Ferrarin fosse posto in congedo, avendo assunto l'incarico di consigliere in una società privata, la Avio Linee Italiane.

Nel giugno del 1931 sposò nella Chiesa di San Babila a Milano, Adelaide Castiglioni figlia dell'imprenditore Ermenegildo Castiglioni, proprietario di Palazzo Castiglioni in corso Venezia a Milano, dove abitò fino alla morte. Il matrimonio fu ripreso dal Giornale Luce in un filmato in cui si vede anche il viaggio di nozze in aereo dall'aeroporto di Taliedo.
Il 14 luglio 1935 durante l'ammaraggio all'Idroscalo di Genova, alla guida di un Savoia-Marchetti S.80 di proprietà di Giovanni Agnelli, urta un ostacolo ribaltandosi. Ferrarin rimane indenne, il passeggero, Edoardo Agnelli, muore sul colpo.
Arturo Ferrarin Il 18 luglio 1941, durante il collaudo di un prototipo da caccia del Centro Sperimentale di Guidonia, il velivolo di Ferrarin subisce un cedimento strutturale di una parte carrello probabilmente dovuto alle sollecitazioni impartire durante il volo. Una volta in volo probabilmente rileva un’anomalia nella retrazione del carrello. L'aereo è privo di radio e quindi Ferrarin non può chiedere a terra le effettive condizioni del velivolo, egli si porta quindi a bassa quota e minima velocità sul campo cercando di richiamare l'attenzione della gente a terra, ove viene compreso il suo dilemma e immediatamente parte un pilota, per segnalargli che è in condizione di atterrare: ma inutilmente. Ferrarin tenta un atterraggio di fortuna ma l’aereo stalla e cade ai margini del campo non riuscendo ad evitare lo schianto mortale con il suolo. La vita del valoroso pilota si spegne così a soli 46 anni.
È sepolto insieme alla moglie nel cimitero di Induno Olona, all’interno di una grande cappella dall’aspetto molto severo e spoglio, dove Ermenegildo Castiglioni possedeva una villa.

La comunità indunese gli dedicava una via e due anni dopo, nel febbraio del 1943, si decideva di intitolargli anche la scuola elementare del paese.

Altre scuole italiane sono intitolate a Ferrarin: a Thiene, Milano, Venegono Superiore, Guidonia e a Catania e sono rispettivamente scuole medie inferiori (le prime tre), scuola elementare e un Istituto Tecnico Aeronautico Statale.

 boening767 ferrarin

Portano inoltre il nome di Arturo Ferrarin l'aeroporto di Venegono Inferiore in cui hanno base l'Aermacchi (costruttrice dell'aeromobile MB-339PAN utilizzato dalle Frecce Tricolori), la scuola di volo dell'Aeroclub Varese, l'aeroporto e l'Aeroclub di Thiene.

Alitalia ha dato il nome "Arturo Ferrarin" ad uno dei suoi Boeing 767, che percorre la rotta Milano-Chicago e altre rotte.

 

Fonti:

Wikipedia

YouTube

Treccani.it

alieuomini.it

assoaeronauticaladispolicerveteri.it